Di Pietro (del 23/10/2007 @ 10:56:45, in Tech World, linkato 1938 volte)
Su XP Professional, con SP2, mi è capitata questa simpatica cosa. Se, tramite gestione risorse, si entra in una directory in cui ci sono dei video .avi DivX e se ne seleziona uno, explorer.exe cerca di farne l'anteprima e spesso appare questo messaggio:
"Per facilitare la protezione del computer, il programma è stato chiuso"
Si chiude quindi explorer.exe e si riavvia da solo.
Poichè la cosa è piuttosto fastidiosa (e la macchina su cui avviene è "pulita" da virus) mi sono documentato un po' in internet ed è emerso che il "Data Execution Prevention" aggiunto nella SP2 di XP a volte fa a pugni con i codec video, causando il suddetto problema.
Come disattivare il Data Execution Prevention ?
Semplice semplice: basta modificare il file boot.ini presente nel disco di sistema del PC (generalmente C:). Il file boot.ini è un file di sistema quindi è nascosto e di sola lettura. Inoltre, se lo si incasina, il pc non riparte, quindi seguite quanto segue solo se siete capaci.
Aprite il boot.ini (ripeto, dovete abilitare la visualizzazione files nascosti e di sistema e togliere l'attributo di sola lettura) con notepad (o altro editor):
[boot loader] timeout=30 default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS [operating systems] multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /noexecute=Optin /fastdetect
Sostituite il parametro /noexecute=Optin con /noexecute=AlwaysOff
[boot loader] timeout=30 default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS [operating systems] multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /noexecute=AlwaysOff /fastdetect
Così si disabilita il Data Execution Prevention (dovete salvare il boot.ini, ovviamente, e riavviare la macchina).
Altra soluzione, che non comporta la disabilitazione del Data Execution Prevention (il quale dovrebbe comunque proteggere da virus) è quella di disabilitare il preview dei video.
Nel seguente post c'è la procedura: come disabilitare il preview dei video di explorer.exe
Di Pietro (del 23/10/2007 @ 11:05:14, in Tech World, linkato 1174 volte)
Quando si seleziona un file video da gestione risorse di Windows XP, explorer.exe cerca di farne la preview. Tale caratteristica, se a volte risulta utile, spesso blocca i files impedendone la cancellazione o manda in crash explorer.exe. E, comunque, rallenta le prestazioni del pc.
Per disabilitare la funzionalità di preview è possibile intervenire sul registry modificando alcuni valori del nodo HKEY_CLASSES_ROOT.
Nel film "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa ?" di Ettore Scola (1968) è cantata a squarciagola da un meraviglioso Ivo Sebastianelli ("Campi Benedetto è sempre Campi Benedetto !"):
La stessa canzone la ritroviamo in un altro film del 1998: Paura e delirio a Las Vegas di Terry Gilliam. E' in sottofondo, cantata nella versione americana di Robert Goulet, nella scena in cui i protagonisti sono nel bar dell'albergo sotto acidi. (http://www.imdb.com/title/tt0120669/soundtrack)
Il testo della canzone è stato scritto da Vito Pallavicini, prolifico paroliere italiano (tra le altre sue canzoni: Azzurro e Le Mille Bolle Blu....)
Amore scusami Se sto piangendo Amore scusami Ma ho capito che lasciandoti Io soffriró Amore baciami Arrivederci amore baciami E se mi penserai ricordati Che amo te Ti ricordi quella sera Che per gioco ti baciai Sembrava solo un'avventura Un'avventura in riva al mar Ti baciavo nel silenzio Non volevo confessar Che stavo forse a poco a poco Innamorandomi di te Amore scusami Se sto piangendo Amore scusami Ma ho capito che lasciandoti Io soffriró Amore baciami Arrivederci amore baciami E se mi penserai ricordati Che amo te Amo te Amo te
Da sempre il mondo si chiede quale sia il senso delle piramidi egiziane. Sono state fatte le teorie più disparate: alieni, civiltà superiori, misteri cabalistici. Oggi credo di aver trovato una spiegazione davvero inquietante.
Analizziamo le piramidi da un punto di vista terreno e pragmatico.
Sono un’opera immensa, costosissima e sovradimensionata per il proprio scopo pratico: in fin dei conti sono delle tombe. Vere e proprie cattedrali nel deserto (letteralmente). Pensate come inviolabili, sono invece state più volte profanate nel corso dei millenni dimostrando quindi l’inutilità anche dal punto di vista difensivo.
Insomma: un’esigenza modesta (una sepoltura) ha trovato applicazione in un dispendio mostruoso di risorse con risultati monumentali ma inutili e fini a se stessi.
Ecco il segreto delle piramidi: le multinazionali della consulenza aziendale esistevano già migliaia di anni fa e i loro adepti incravattati si aggiravano per la piana di Giza con un laptop di argilla in mano, al soldo del faraone
Di Pietro (del 05/11/2007 @ 10:35:28, in Tech World, linkato 4565 volte)
Un semplice metodo per verificare se il vostro telecomando funziona. E' sufficiente puntare il telecomandop verso una telecamera o una fotocamera (anche quella di un telefonino va benissimo) per verificare immediatamente se il led a infrarossi funzioni o meno.
La luce all'infrarosso emessa dal led, infatti, è invisibile all'occhio umano ma non ad una apparecchiatura elettronica.
Sul Grande Raccordo Anulare di Roma, in corsia interna prima dello svincolo Cassia, c'è uno spaventapasseri moderno:
La stradale ha posto uno scatolotto azzurro, completamente vuoto, anticipato da minacciosi cartelli. Se funziona coi merli, perchè non dovrebbe con gli automobilisti ?
L'Espresso sta pubblicando una serie di 4 DVD contenenti le vecchie gloriose pubblicità di Carosello. Nel primo dvd (dal 1957 al 1963) c'è lo spot famoso del piccolo Calimero. Rivisto oggi, è straordinario. Lui è nero e quindi "diverso" e non viene accettato finchè non torna bianco. Oggi sarebbe totalmente politically uncorrect.
Eccone uno stralcio illuminante:
Calimero: Tu sei la mia mamma ? Chioccia: No, guarda che ti sbagli sa ! Mi no g'ho pulcini neri ! Calimero: Ma se io fossi bianco mi vorresti ? Chioccia: Certamente piccolo !!
A giugno scorso ho preso un treno, con tanto di supplemento per la supervelocità che mi avrebbe portato a destinazione in un baleno. Poi, per misteriose cause, la supervelocità si è persa per strada e il treno ha portato oltre mezz'ora di ritardo. Appreso che si poteva ottenere un rimborso, ho fatto domanda. Bene, dopo 5 mesi, quando ormai me ne ero dimenticato completamente, ecco che la Sig.ra Roberta Pennarola (aka "Il responsabile") mi scrive e mi manda...... un rimborso ??!! No ! Un buono:
Oltre a sentirmi Verdone all'uscita della Farmacia ("Nonna, mi hanno fatto un buono, chevvordì ? - Vordì che te la vai a pijà 'nder culo !") noto con piacere il perfetto italiano della chiusura della lettera dove il livello qualitativo diventa plurale tutto d'un tratto.
Credo che il "buono" non sia poi così buono.... (almeno non buono come i soldi veri con cui avevo pagato il biglietto).