Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Istituto bancario di Palermo:
Scienza o religione ? Da sempre impossibile conciliarle, ma qualcuno le coniuga assieme...
Mi sono trovato, qualche tempo fa, a provare una sensazione stranissima.
Ero di fronte ad una bancarella di libri usati, del tipo "Tutto a 1 euro", e un volume ha catturato la mia attenzione.
Lì per lì non mi sono reso conto del motivo: del libro non vedevo né il titolo né la copertina sul fronte, anche perché era foderato con una strana carta. Anzi, la carta non aveva nulla di strano, era semplicemente a righe bianche e verdi, ma a me diceva qualcosa.
Un messaggio subliminale che non riuscivo a decifrare.
Mi avvicino al libro e lo prendo in mano: allora ho capito.
La carta con cui era foderata la copertina, era impressa nella mia memoria e non la vedevo da anni. Ma in un angolo della mia mente era li, perché da ragazzo (25 anni prima) l'avevo vista tante e tante volte. Era la carta con cui una storica libreria di Roma foderava i libri usati, e presso cui avevo comprato spessissimo i testi scolastici:
Da Repubblica on-line di oggi, a proposito della nuova finanziaria:
"Spunta anche la rottamazione delle vecchie tv per acquistare un apparecchio digitale. "
Panem et circenses.....
Questa mattina, percorrendo la litoranea tra Torvajanica e Ostia, con un vento mostruoso e un freddo boia, alle 8.15 di mattina, mi sono imbattuto in un gruppo di ciclisti "abbigliati" in modo quantomeno bizzarro:
Completamente nudi, con un costumino da pinup sul calendario Pirelli, stile Borat (n.b.: ho verificato, la sella c'era)
Per favore, se qualcuno sa di cosa si tratta (scommessa persa ? Manifestazione ciclistica moooolto sui generis ?) mi scriva all'indirizzo webmaster[AT]aprescindere.com. Devo sapere ! (e pubblicherò, ovviamente, i risultati del sondaggio).
Grazie in anticipo
Aggiornamento #01 Ho la conferma di non essere stato vittima di un'allucinazione. Li ha visti anche qualcun'altro: Leggi
Di Pietro (del 01/10/2007 @ 13:03:21, in Cinema, linkato 1042 volte)
E se un terminator fosse stato mandato indietro nel tempo per salvare la vita nientemeno che a Gesù di Nazareth ?
Semplicemente GENIALE !
Di Pietro (del 02/10/2007 @ 09:58:49, in Politica, linkato 1012 volte)
"Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia"
Lo scriveva il 14 novembre 1974 Pier Paolo Pasolini.
Sono passati 33 anni e la situazione mi pare assolutamente la stessa.
L'intero articolo ("Io so."), apparso sul Corriere della Sera, si può leggere qui.
Un po' di tempo fa ho pubblicato questo post su una bizzarra email ricevuta dal fan club del cantante Drupi. Essendo un assiduo ammiratore di Gianluca Nicoletti e della sua trasmissione Melog su Radio 24, ho segnalato la cosa anche sul forum clandestino della trasmissione: leggi il post.
Oggi, in chiusura di trasmissione, il Melog mi ha citato: ascolta la clip.
Wow..... mi sto montando la testa !!!!
In questi giorni si sta animando il dibattito sulla legge Gozzini dopo l’arresto dell’ex BR Piancone che era in libertà grazie alla suddetta legge.
La discussione mi ricorda, sinistramente, quella che si sviluppò tempo fa quando venne avanzata la sciagurata idea di abolire l’articolo 18 che prevede la “giusta causa” per il licenziamento dei lavoratori dipendenti.
Oggi, come allora, si confondono due cose distinte:
1) Il principio
2) La sua applicazione pratica
Il principio vuole che ci sia una “giusta causa” per licenziare un dipendente: è assolutamente sacrosanto e in una società civile ed evoluta deve essere la collettività che garantisce il singolo contro abusi e arbitri del datore di lavoro
L’applicazione pratica purtroppo, invece, è fumosa e troppo arbitraria. Non è affatto infrequente che dipendenti licenziati per aver commesso reati o infrazioni gravi siano poi reintegrati a seguito di discutibili sentenze giudiziarie.
Per la Gozzini è la stessa cosa: assolutamente condivisibile il principio per cui la società debba offrire una strada di reinserimento costruttivo a chi si è macchiato di uno o più crimini, molto più discutibili e arbitrarie, invece, le applicazioni pratiche.
All’epoca dell’articolo 18 non ho sentito nessuno che facesse notare questa distinzione, a mio parere logica e lineare.
Sorge il sospetto, quindi, che si strumentalizzino le applicazione pratiche di casi particolari per abbattere alcuni principi faticosamente guadagnati e realizzati dalla democrazia nella sua migliore espressione.
Incominciamo a mettere chiare regole per l’applicazione delle leggi invece di eliminare le leggi che possono migliorare la nostra vita. Lo so, è più difficile, ma proviamoci. Una volta tanto con onestà intellettuale.
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