Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Un fine anno da cardiopalma per i potenti italiani: dopo l'aggressione al Premier di pochi giorni fa, è stato ora il turno del Santo Padre.
Una squilibrata ha saltato le transenne e si è lanciata contro Benedetto XVI. La pronta reazione di un uomo della sicurezza, che la ha placcata, ha evitato conseguenze forse peggiori, ma ha anche fatto si che la tizia cadendo a terra trascinasse con se il pontefice e altri prelati con una sorta di effetto domino.
Ricorda un monologo di Marco Paolini in cui racconta che da piccolo, durante un'udienza papale, si appese al dito del pontefice facendolo vacillare...
E ricorda anche Mistero Buffo di Dario Fo, quando immagina Bonifacio VIII infastidito dall'idea di cadere al suolo con "la faccia in de la mota".
Ma soprattutto l'episodio fa pensare all'emergenza sicurezza: ancora una volta un extracomunitario si è macchiato di un tentato crimine nel nostro paese.
Eh si, la tipa che è saltata addosso al Papa è una venticinquenne svizzera, di nome Susanna Maiolo, a tutti gli effetti extracomunitaria.
Però non ho visto nessun titolo di giornale, stavolta, dire "Emergenza extracomunitari".
Evidentemente ci sono svariate categorie di extracomunitari. Alcuni lo sono più di altri. Forte, no ?
Su Panorama di qualche giorno fa, c'è un articolo di Oscar Giannino dal titolo: "Nucleare, fermate i signornò".
E' un'accorata presa di posizione a favore del nucleare in Italia. Quello che colpisce sono le argomentazioni in base alle quali dovremmo tornare a investire nelle centrali atomiche.
Giannino dice testualmente: "Dopo due decenni di antinuclearismo autarchico, la nostra dipendenza dall'estero nel mix energetico nazionale è salita all'85 per cento."
E' noto, infatti, che l'Italia ha immensi giacimenti di uranio che le permetterebbero di rendersi indipendente.
Così come è altrettanto noto che in Italia abbiamo il know how per costruire gli impianti atomici.
Quindi il ritorno al nucleare ci renderebbe finalmente autonomi.
Ho cercato invano notizie in merito, ma la stampa mondiale, sicuramente al soldo dei disfattisti biechi e antinucleari, riporta che non abbiamo un grammo di uranio (lo dovremmo comprare all'estero esattamente come il petrolio) e che le centrali le dovrebbero costruire aziende americane che hanno il know how necessario.
Bella indipendenza.
Da sempre il centro destra ha fatto del problema sicurezza un suo cavallo di battaglia. Anche quando il problema, in realtà, è marginale perchè le nostre città non sono, statisticamente, così pericolose. E i dati sui crimini commessi sono in calo.
Ma un problema sicurezza, in effetti, c'è.
La sicurezza, personale, del Premier Silvio Berlusconi.
Ieri è stato aggredito a Milano, fortunatamente non da un avversario ideologico o politico, ma da una persona in cura da anni per problemi comportamentali. Un gesto sconsiderato e censurabile di una persona malata e non il frutto di un clima d'odio, per fortuna. Uno squilibrato che si avventa contro un personaggio pubblico, probabilmente per il solo fatto che il personaggio è appunto pubblico e famoso: non sembra c'entri nulla la politica (altrimenti sarebbe stato estremamente più grave).
Il problema sicurezza non è che qualcuno sia stato in grado di colpire Berlusconi: in una situazione come quella nessun professionista della sicurezza avrebbe potuto proteggerlo al 100%. Il rischio zero, o quasi, si ha solo non esponendosi alla folla.
Ma nessun professionista della sicurezza, fosse anche il più cialtrone imbranato e incapace, avrebbe permesso alla persona che doveva proteggere di USCIRE NUOVAMENTE DALLA MACCHINA DOVE ERA STATO POSTO AL SICURO dopo l'aggressione.
E invece Berlusconi, dopo essere stato portato in macchina ferito, E' SCESO DI NUOVO quando nessuno poteva sapere quale fosse realmente la minaccia cui si esponeva.
Il perchè, ve lo siete chiesto ?
Di Pietro (del 08/12/2009 @ 15:12:36, in Cinema, linkato 1376 volte)
L'ingresso degli studios della Bavaria Film, a Monaco di Baviera, dove sono state girate tutte le serie de L'ispettore Derrick.
Di Pietro (del 06/12/2009 @ 13:38:13, in Politica, linkato 1138 volte)
Due immagini del No B Day del 5 docembre 2009 a Roma San Giovanni.
I cittadini e lo Stato.
Gli omosessuali e i trans "non entreranno nel Regno dei cieli". Il cardinal Javier Lozano Barragan, ex "ministro della salute" Vaticano ai tempi del caso Eluana Englaro, pronuncia parole destinate ad aprire una dura polemica e che provocano l'immediata reazione dell'Arcigay. (Repubblica del 03/12/2009)
La Chiesa, stato autoritario, si arroga (a ragione) il diritto di dire ciò che vuole sulla propria dottrina. E' un suo pieno diritto.
Quello che mi fa arrabbiare, ogni volta che sento queste polemiche, è la reazione dell'ArciGay o di altri soggetti simili.
Perchè si stupiscono ogni volta ? Perchè vogliono far passare la propria legittimazione attraverso la benedizione della Chiesa Cattolica ? Possibile che non ci si renda conto che, così, si dà legittimazione proprio alla Chiesa e al suo oscurantismo ?
Se proprio ci si deve rovinare la vita con un credo, ci sono svariate religioni che nulla hanno contro l'omosessualità.
Se credete in Dio, nulla cambia. Se credete nella Chiesa Cattolica, invece, il problema non è cosa questa dice: il problema è perchè ancora date credito a questi personaggi in maschera che fino a pochi anni fa mettevano a morte sul rogo persone innocenti.
Scooter per invalidi fotografato a Firenze...
In un post di parecchio tempo fa avevo avuto da ridire sulle pubblicità "socialmente utili" affisse sui bus romani.
In questi giorni ne gira un'altra singolare:
Che la corporazione dei tassisti romani non brilli per onestà, lo si evince dai continui fatti di cronaca che vedono protagonisti turisti stranieri vittime di vere e proprie truffe.
Ma che si senta la necessità di fare una campagna del genere, francamente, lo trovo assurdo.
E inutile.
Dire al ladro: "Non rubare, sii onesto", non mi pare rientri nelle opzioni più sensate per redimere i malfattori.
E poi il messaggio dice "Più onestà e trasparenza: conviene a te e alla tua città". Io direi che chi ha ideato la campagna ha dimenticato un dettaglio forse non marginale: conviene soprattutto ai clienti.
Un paio di gustosi dettagli della toilette del bar Necci a Roma, zona Pigneto.
Lo sciacqone della toilette:
e sopra al wc, la foto di Ron Jeremy:
Nel giornalismo italiano ci sono ondate di moda semantica. Mi ricordo il termine “tracimare” che allagò letteralmente le pagine della stampa anni fa.
Ma quello che mi piace sottolineare ora, è il mondo fantastico dei supereroi che popolano le cronache nere italiane.
E’ tutto “super”.
Non esiste più il perito normale e capace che fa il suo onesto lavoro con coscienza: oggi c’è solo il superperito che fa la superperizia. Sembra che dopo ogni evento criminoso venga incaricato di analizzare le prove un babbeo incompetente: su questa perizia idiota ci si fa il processo, e poi si chiama il superperito a fare giustizia. Non sarebbe più pratico e rapido chiamare direttamente il superperito ?
E non c’è più lo sfigato che, suo malgrado, si trova ad assistere a un evento criminoso e, a rischio della propria incolumità, decide di testimoniare con coraggio: oggi c’è solo il supertestimone. Soprattutto se è l’unico.
Ho fatto una semplice prova: ho cercato su google i termini “superperizia” e “supertestimone”. Ecco i risultati:
- circa 44.800 per superperizia
- circa 121.000 per supertestimone
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