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..però bisogna farne altrettanta [di strada] per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni

Fabrizio De Andrè
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Pietro (del 14/09/2009 @ 12:07:25, in Politica, linkato 2363 volte)

Vicino ad Orgosolo, in Sardegna, c'è un piccolo paese abbandonato.

A prima vista sembra una ex comunità religiosa, vista l'imponenza della chiesa che fa parte dell'abitato.

Ma un murales all'ingresso, fa capire che si tratta di qualcos'altro:

Pratobello

Il borgo fantasma è Pratobello. Si tratta di una storia del 1969.

In quell'anno lo stato italiano decise di impiantare in quella località un poligono militare, e venne costruito questo borgo che avrebbe dovuto ospitare i militari di stanza al poligono e le loro famiglie.

Ma lo stato italiano non aveva fatto i conti con gli abitanti del luogo, pastori e agricoltori, che proprio dalle terre che avrebbe occupato il poligono, traevano il loro sostentamento.

Nacque una protesta popolare e pacifica che portò all'occupazione dei campi, mettendo in scacco le forze dell'ordine chiamate a sgomberare l'area.

Dopo alcuni mesi il popolo vinse, e l'area venne abbandonata dall'esercito.

Il piccolo borgo di Pratobello è ancora li, disabitato e in rovina, a memoria di una vittoria del popolo sugli abusi del potere.

Su tutto troneggia la chiesa, ormai in rovina anch'essa, grande a dismisura: serviva a ricordare a chi avrebbe dovuto provare armi che uccidono esseri umani, che dio è dalla parte di chi spara meglio.

Ecco le foto del borgo fantasma.

 

 
Di Pietro (del 06/07/2009 @ 23:53:08, in Politica, linkato 1426 volte)

Constatato amaramente che non c’è nessuno che venda una t-shirt con il Che, dopo aver mangiato la salsiccia (buona, però), mi avvio verso l’uscita della Festa dell’Unità di Roma.
Su un banchetto ci sono copie de l’Unità, in omaggio.
Ne prendo una e me ne vado.
Solo oggi trovo il tempo di scorrere il giornale e devo ammettere di essere parecchio confuso e stupito.
E’ il numero del 3 luglio 2009, all’indomani dell’approvazione del decreto “sicurezza” da parte del governo democraticamente eletto della Repubblica Italiana.
L’Unità è l’organo del PD, e quindi mi aspetto dica cose “di sinistra”, per parafrasare Nanni Moretti.
E invece, guarda guarda….

Il primo strillo, in rosso, riporta, virgolettato, il pensiero di Mons. Sergio Pagano (che apprendo essere il Prefetto dell’archivio segreto del Vaticano: roba da “Il nome della Rosa”…)
Subito sotto, immagine a tutta pagina di un grottesco rondaiolo in divisa, e due note, sulla destra, sulla legge appena approvata.
La prima, quella che salta agli occhi, titolata in rosso, font grande, riporterà sicuramente il pensiero dell’intellighenzia di sinistra.
Manco per niente: riporta l’Allarme Vaticano. Solo sotto, in seconda battuta, senza font rosso e privilegiato, il pensiero del PD.

 

Rileggo il titolo del giornale, per assicurarmi non si tratti di Avvenire. No, è proprio l’Unità, fondata da Antonio Gramsci nel 1924 (importante che l’editore lo sottolinei: aiuta a fugare i dubbi).

Sulla dichiarazione di Mons. Pagano torniamo dopo.

Ora corriamo a pagina 6 a leggere l’approfondimento sul decreto “sicurezza”:

 

Anche qui il pensiero Vaticano viene prima di quello del PD: sia nell’occhiello che nel titolo.

Seguitiamo a leggere e a pagina 7 troviamo quest’altra stupefacente performance di sinistra:

Un trafiletto parla delle opinioni del mondo del lavoro riguardo al decreto. Sono riportati 6 punti di vista:

1) Quello delle Acli sul problema delle badanti che assistono i nostri anziani
2) Quello della CISL sul pericolo criminalizzazione del diverso
3) Quello dell’UGL sulla dubbia efficacia anti-crimine
4) Quello dei medici che rifiutano di denunciare i clandestini per motivi di etica professionale
5) Quello dell’ARCI: “porte aperte da noi anche agli irregolari”
6) Quello del UNHCR, preoccupata per l’equazione immigrato=criminale

Uno di sinistra (non dico addirittura comunista, ma semplicemente un po’ di sinistra) a quale avrebbe dato più evidenza ?
All’opinione della CGIL, forse. Ah, no, scusate. Quella non c’è: evidentemente la CGIL non ha opinioni in merito, o se le ha non le condivide col cronista dell’Unità.
Allora, forse, alla scelta etica dei medici che vogliono disobbedire a una legge che mina il diritto alla salute dell’essere umano.
Oppure a chi urla la vergogna della discriminazione, dall’alto dell’autorità sovranazionale delle Nazioni Unite.

No.

L’Unità evidenzia,  al centro dell’articolo, il problema delle badanti sollevato dalle Acli.
In grande: “«Punite» migliaia di persone che aiutano i nostri anziani”.
Il virgolettato di «Punite» tradisce l’imbarazzo del redattore. Forse i «puniti»  siamo noi, che senza badanti non sappiamo come fare.
E gli anziani sono i “nostri”: mica quelli dei negher africani o della gelida steppa ucraina.
Le badanti, quindi, sono nobili perché assistono i “nostri” anziani. Se assitessero i propri al paese loro, sarebbe poco proficuo per noi e poco nobile per loro.
C’è del nazionalismo in quel “nostri” ? No, sono io che penso sempre male e interpreto anche peggio.

Interpreto così: il concetto è quello cavalcato anche da tanta altra stampa: “Ora avete l’immigrata in nero che pulisce il culo al nonno rompiballe e bilioso, deve sopportarlo anche se la tratta a pesci in faccia, deve stare zitta e buona perché è irregolare e non ha diritti, la pagate poco, senza garanzie di legge e di contratto, e al buon bisogno, se est europea e piacente, potete anche darle una palpata ogni tanto. Lei zitta, perché clandestina. Adesso, invece, con questa cavolo di legge vi tocca metterla in regola, spendere di più, farle un contratto e rispettarne i diritti, sennò ve la cacciano via e addio palpate a sbafo (per non parlare della cacca del nonno per tutta casa).”

Ma davvero sono le badanti il problema della legge anti criminalità ?
E’ questo il PD-pensiero ?
E ci fanno pure i congressi fiume densi di laceranti dibattiti per capire dove hanno sbagliato perdendo i consensi dell’elettorato ?

Ormai triste, ripenso alla salsiccia mangiata, (almeno quella non traditrice, con buona pace del pover pursel  - nel senso del maiale), e ho un ultima riflessione, sicuramente faziosa ed erronea, sul concetto esposto in apertura del giornale da Mons. Pagano:

Il processo a Galileo deve insegnare alla Chiesa un atteggiamento che vale anche oggi: e cioè una certa prudenza, la necessità di approfondire questioni come la ricerca scientifica, l’uso delle staminali, la genetica”.

La mettiamo in prima pagina sull’Unità, sta frase ?
Vi sembra rivoluzionaria ?
Vi sembra innovativa ?
Un segno di apertura ?
E’ “di sinistra” ?

Io la leggo per come è scritta, ossia:

“Per dar ragione a Galileo c’abbiamo messo 500 anni: prudenzia cristianucci ! Impariamo la lezione ! Cos’è tutta sta fretta di far chiarezza dottrinale sui quesiti scientifici di oggi, staminali e genetica in primis ? C’è tempo, c’è tempo. La Chiesa di Roma è eterna e non ha fretta. Ne riparliamo tra cinque secoli.”

Mi si è rotto un piatto, stasera: userò l’Unità per incartarne i cocci.
Almeno non ci faremo male, né io né il compagno netturbino sottoproletario, che, poveretto,  è costretto agli straordinari per finire di pagare il leasing della Classe A.

 

 
Di Pietro (del 06/07/2009 @ 12:05:47, in Politica, linkato 909 volte)

Sono stato alla Festa dell'Unità di Roma, l'altra sera.
Molte salsicce, bistecche, panini e ciambelle.
Anche una cartomante.

Ma neppure uno stand che vendesse una maglietta di Che Guevara.

Incomincia a starmi simpatico Berlusconi: in fin dei conti sembra l'unico che creda ancora esistano i comunisti in Italia.

 

 
Di Pietro (del 12/06/2009 @ 12:23:27, in Politica, linkato 1103 volte)

In viaggio di piacere a Ischia (NA), mi sono imbattuto in alcune perle elettorali.
Il buon gusto e la capacità comunicativa sono assolutamente trasversali agli schieramenti politici....

Andiamo con ordine, dunque:

Popolo della libertà
La signora, che si presume essere moglie del candidato, è presente nei due manifesti con un cavolo in mano. Richiamo al sacro valore della famiglia in cui il ruolo della donna è la cucina, o messaggio subliminale "Un voto del cavolo ?"

Un voto del cavolo

 Voto del cavolo

Rifondazione / Comunisti Italiani
Non da meno il richiamo al sacro valore della famiglia e della tradizione dei "comunisti".
Riporto un particolare dei visi che evidenziano l'entusiasmo gioioso dei parenti del candidato:

 

Partito Democratico
Per chiudere in bellezza, il candidato del Partito Democratico con l'aureola:

 

 
Di Pietro (del 04/05/2009 @ 15:16:26, in Politica, linkato 928 volte)

Deve essere stato terribile, per Veronica Lario, scoprire il lato oscuro del consorte con cui convive dal 1985.

Dopo oltre trent'anni di convivenza ha scoperto, all'improvviso, che l'uomo con cui ha vissuto tanti anni ha una visione quantomeno bizzarra del modo di far politica, candidando ballerine e veline.

Sicuramente un colpo durissimo, tanto più che nulla, assolutamente nulla, in questi anni, aveva mai fatto supporre che esistesse questo lato sconosciuto e attentamente celato del marito.

 

 
Di Pietro (del 20/12/2008 @ 12:04:27, in Politica, linkato 1521 volte)
Francesco CossigaRepubblica Sudamericana d'Italia

"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...)
Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città.
Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia.
Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale.
Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano.
Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì".

Francesco Cossiga
ex Presidente della Repubblica Italiana

(da Repubblica 30/10/2008, articolo di Curzio Maltese)
 
Di Pietro (del 11/11/2008 @ 16:12:42, in Politica, linkato 856 volte)
Nemesi
 
Di Pietro (del 30/05/2008 @ 11:04:52, in Politica, linkato 1190 volte)

Perle di saggezza
(grazie a Rob)

 

 
Di Pietro (del 26/05/2008 @ 13:03:00, in Politica, linkato 1029 volte)

"Il popolo è minorenne......" diceva Volontè in "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto".
Al minorenne si deve parlare per concetti semplici, schematici, immediati.....

 Cittadini di Nettuno !
(manifesto elettorale a Nettuno - RM)

Berlusconi = Stabilità
Fini = Certezza
Bossi = Sicurezza

 

 
Di Pietro (del 16/05/2008 @ 12:58:59, in Politica, linkato 1006 volte)

Riporto uno stralcio dell'intervista al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, trasmessa da Radio24 il 14/05/2008, nel corso della trasmissione Vivavoce. Il neo sindaco illustra la sua ricetta per il problema nomadi:

"Se uno è nomade dovrebbe muoversi sul territorio nazionale e non essere fisso e stanziale.
Se diventa stanziale dovrebbe diventare anche, e soprattutto se è un cittadino italiano, dovrebbe diventare una persona norm... cioè insomma che integrata come le altre persone dentro quartieri normali, altrimenti i quartieri ROM, i campi sosta, diventano come i borghetti che c'erano un tempo a Roma.
Gli anni 80 e gli anni 70 furono segnati dal fatto di abolire i borghetti, queste baraccopoli che esistevano dentro Roma.
Adesso ne abbiamo di nuove, non credo che ci possiamo rassegnare a questo concetto; il campo sosta dovrebbe essere appunto un campo dove si sta per un certo periodo e poi si va via.
Se ci sono situazioni come a Roma o in tutta Italia, nomadi sono stanziali da vent'anni, bisogna dire a queste persone: beh adesso basta, dovete prendervi una casa, dovete cambiare abitudini, dovete essere dei cittadini normali come gli altri"

 

 
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