Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Ecco un'offerta formativa da sfruttare in Italia di questi tempi....
"Corsi di rumeno per stupratori"
Immaginate di avere un figlio affetto da autismo. Immaginate poi di non essere nati negli Stati Uniti, ma in Italia Immaginate di scoprire che, in molti casi, una dieta priva di glutine e caseina può essere di grande aiuto per vostro figlio (http://www.nourishinghope.com/). Immaginate di iniziare questa dieta, che tutto sommato non è di difficilissima attuazione E, infine, immaginate che vostro figlio vada a scuola
Bene, ora sappiate che SENZA UN CERTIFICATO MEDICO CHE ATTESTI INTOLLERANZE SPECIFICHE NON AVETE IL DIRITTO DI CHIEDERE CHE VOSTRO FIGLIO NON MANGI A SCUOLA GLUTINE E CASEINA.
Ma se fate gli esami di intolleranza, probabilmente i risultati saranno negativi, perché non stiamo parlando di intolleranza.
Ora immaginate, invece, di esse musulmani: avrete il diritto di chiedere alla scuola che vostro figlio non mangi carne di maiale. O immaginate di essere ebrei: avrete il diritto di chiedere alla scuola che vostro figlio non mangi crostacei.
E’ proprio vero: nella vita ci vuole la fede. E’ tutto.
Alcuni semplici suggerimenti per fare il testamento biologico:
- Scegliete solo carta riciclata non sbiancata con cloro
- Utilizzate inchiostri vegetali ottenuti da piante che abbiano la certificazione sul non uso di pesticidi e ogm
- Accertatevi che il notaio a cui consegnate il testamento per la registrazione, non effettui la vivisezione
Semplice, no ?
Ti fa pensare, mentre sei in fila per salire sull'aereo che ti porta in Germania, che il giapponese davanti a te abbia questo bagaglio a mano....
Si sa che per noi italiani mammoni, la cucina all'estero è sempre un problema. In Germania, ad esempio, ci sembra che non esista piatto che non abbia una enorme componente di cipolle e/o peperoni. Bene, se si gira nei dintorni di Stoccarda, a Esslingen am Neckar, si può trovare parziale conferma di tale sensazione: esiste il monumento alla cipolla....
Straordinario !
All'inizio era il vinile. L'alta fedeltà arrivava nelle nostre case in grandi dischi neri, che suonavano meravigliosamente ma avevano il difetto di deteriorarsi con facilità. A risentirli oggi non ci sono dubbi: superiori al cd come calore e qualità del suono (ma d'altro canto il suono è analogico e quindi un supporto analogico è superiore a uno digitale). O almeno questa è l'opinione degli audiofili. Personalmente ho apprezzato la possibilità di comprare una sola volta "Atom" dei Pink Floyd su cd e non dover ricomprare periodicamente l'LP in vinile che si deteriorava orrendamente dopo una decina di ascolti.... Ma veniamo al contrappasso: i discografici sposano la nuova tecnologia digitale, il CD, e ci dicono che il suono è talmente migliore rispetto al vinile da giustificare un raddoppio del prezzo. Il tutto a fronte di un costo industriale assai più basso (il CD costa meno del vinile perchè è più piccolo; e non parliamo di quanto costa meno rispetto alla musicassetta).
Ma.....
...ma il fato è beffardo e il destino baro, talvolta anche con i ricchi potenti.
Dopo pochi anni dall'uscita del CD prende piede il masterizzatore e i supporti vergini crollano di prezzo. Risultato: il vinile lo copiavi su nastro perdendo un po' di qualità, il CD lo copi riottenendo esattamente la qualità iniziale: il clone perfetto. E quante volte vuoi.
Quindi le case discografiche hanno goduto dei maggiori guadagni derivanti dal prezzo "pompato" del CD solo per pochi anni, e poi si sono dovute rassegnare allo scacco matto che si sono date da sole.
Cito a memoria una battuta di un vecchio spettacolo di Paolo Rossi:
"Vi siete mai chiesti perchè, alle otto della sera, trasmettono il telegiornale con omicidi, stragi, guerre e non trasmettono, invece, i film porno ? Ma è semplice ! A quell'ora, davanti alla TV ci sono i bambini, e quello che vedono poi da grandi lo rifanno...."
Da oggi il mio sito di foto www.lifelog.it è entrato ufficialmente nell'elenco dei siti bannati dal software websense nella categoria "Personal sites", e quindi chiudiamo l'anno con un po' di amarezza in più.
|