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Io conosco operai che non sanno dare un valore al suo tempo se non è pagato dal padrone

Marco Paolini
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Pietro (del 15/11/2009 @ 12:13:57, in Pensieri sciolti, linkato 851 volte)
Tornare in Italia dopo un viaggio all'estero, arrivando all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, è sempre un'esperienza avvilente.
Da dovunque si stia arrivando, il look dei locali dell'aeroporto fa pensare a un povero paese del terzo mondo: pavimenti di marmo opaco che non vengono lucidati da decenni, ragnatele sui soffitti, pezzi di nastro adesivo ingiallito appiccicati alle pareti a testimoniare che un tempo li c'era un avviso, polvere dappertutto.

E anche, a volte, cumuli di rifiuti abbandonati.

Aeroporto Leonardo da Vinci - Roma
(Aeroporto Leonardo da Vinci, partenze internazionali, 02/11/2009)
 
 
Di Pietro (del 15/10/2009 @ 23:07:45, in Pensieri sciolti, linkato 805 volte)

Tempo fa entro in una libreria per acquistare un cofanetto libro + dvd di uno spettacolo di Claudio Bisio.

Non ricordavo il titolo esatto e allora chiedo a un commesso di aiutarmi nella ricerca. Gli dico "Sto cercando il cofanetto di uno spettacolo di Bisio che si intitola, mi pare, I bambini sono comunisti".

Lui cerca sul terminale e con quel titolo non esce nulla.

Allora ricerca per autore e trova il titolo "I bambini sono di sinistra".

Mi guarda sconsolato e, accompagnandomi allo scaffale dove c'era il cofanetto, sospira "Non si può neanche più scrivere la parola comunista"....

 
Di Pietro (del 27/09/2009 @ 16:08:57, in Pensieri sciolti, linkato 778 volte)

Locandina del "Campionato dell'alto Ionio dei mangiatori di peperoncino"

Campionato dei mangiatori di peperoncino

 
Di DIY (del 18/09/2009 @ 19:16:01, in Pensieri sciolti, linkato 990 volte)

EXIT STRATEGY SUCCESS STRATEGY TRANSITION STRATEGY e' tutto un fiorire di "strategy" nel nostro LACERANTE dibattito interno che molto assona al grido brancaleonesco "UN SOLO IDIOMA - SCAPPOMA". Sei ne so' morti ieri, un altro l'ha direttamente dichiarato morto il ministero, ma Berlusconi l'ha fatto il militare ?

 
Di Pietro (del 17/09/2009 @ 23:09:00, in Pensieri sciolti, linkato 928 volte)
Renato SchifaniOggi in Afghanistan sono morte oltre 26 persone per un attentato suicida.

Sei di queste persone erano soldati italiani, e i media si sono "buttati sul disastro umano col gusto della lacrima in primo piano", come avrebbe detto Gaber.

Ero in macchina e ascoltavo il Gr2 delle 19:30.

Tra i vari interventi di circostanza, mi ha colpito quello di Renato Schifani. Arrivato a casa l'ho scaricato dal podcast della RAI per essere sicuro di aver capito bene.

Eccolo qui: Intevista Schifani

“[…]Quando si combatte all’interno di uno scenario internazionale, si combatte contro un nemico invisibile, appunto come il terrorismo, nessun momento di riflessione, nessuna incertezza può sfiorare le menti di chi vuole stare dalla parte della giustizia, della pace, della democrazia e della libertà”

In Afghanistan si "combatte" dunque, non si fa una missione di pace.

E nessun momento di riflessione può sfiorare le menti in questi momenti. Nessun momento di riflessione. Non di incertezza, di paura, di perplessità. No. Di riflessione.

Il Presidente del Senato ci invita a non riflettere.

Solo l'idiota non riflette.

Io e tanti altri, invece, continueremo a riflettere, a pensare e a farci un'opinione; che probabilmente non sarà uguale a quella della maggioranza che seguirà il consiglio di non riflettere.
 
Di Pietro (del 04/09/2009 @ 12:54:08, in Pensieri sciolti, linkato 882 volte)
Sette anni fa ho comprato da un concessionario una vettura usata.
O meglio, credevo di averlo fatto perché il concessionario si è rivelato un truffatore e solo oggi ho scoperto che si intascò i soldi del passaggio di proprietà senza averlo mai effettuato.
Quindi ho guidato per sette anni una macchina non mia.
La situazione l’ho scoperta andando all’ACI.
Con un gentile impiegato stavamo cercando di capire la situazione, e quando è risultato evidente che al PRA la macchina era ancora intestata al precedente proprietario, l’impiegato mi ha guardato un po' stupito e mi ha chiesto:
“Ma lei non si è accorto che non le arrivavano le multe ?”
Gli ho risposto: “Ho anche un’altra macchina dagli stessi anni, e anche per quella, regolarmente intestata, non mi arrivano le multe. Io non le prendo le multe, perché cerco di rispettare le leggi.”
In Italia il rispetto delle regole genera sempre stupore.
 
Di Pietro (del 05/08/2009 @ 14:47:20, in Pensieri sciolti, linkato 984 volte)

In un post di qualche giorno fà, notavo come fosse bizzarra la linea editoriale dell'Unità a proposito del decreto sicurezza.

In particolare trovavo strano che il quotidiano "di sinistra", voce del PD, desse più risalto all'opinione del Vaticano rispetto a quelle dello stesso PD e dell'ONU.

Poi ieri mi arriva la rivista periodica di Emergency, che si occupa in copertina proprio del decreto sicurezza e del problema dei "respingimenti" dei migranti.

Mi pare che qui le cose siano molto differenti, per fortuna:

L'ordine è Comunità Europea, ONU e solo alla fine la CEI.

Ma in fondo quello di Emergency è un giornalino, mica una blasonata testata nazionale di partito che può contare su fior di giornalisti "professionisti"....

 

 
Di Pietro (del 06/07/2009 @ 12:59:42, in Pensieri sciolti, linkato 1072 volte)

Ripenso a uno dei memorabili passaggi di Cipolle e Libertà. Si parla della differenza fondamentale tra fare e far fare.
Nel testo ci si riferisce ai cosiddetti "professionisti". Quelli abilitati da un ordine professionale o da una legge a fare un lavoro che potresti anche farti da solo, ma che devi per forza far fare a loro per non incorrere in sanzioni. Tipo installarti la caldaia a casa.
Il discorso è più ampio, e mi è venuta in mente un'altra categoria di gente che non sa fare ma sa solo far fare.
I dirigenti aziendali.
E l'aspetto che mi interessa esporre qui, non è prettamente professionale. Fa parte piuttosto dei desideri personali.
I manager viaggiano e sono bombardati dalle pubblicità specifiche del loro segmento (riviste in aereo, testate specialistiche) che li allettano con gadget tecnologici: il nuovo palmare che-fa-tutto-e-un-pò-di-più, il telefonino UMTS-EDGE-GPRS-GPS-CCFT, l'aifon. E poi fanno i meeting internazionali, in cui è una gara a chi ce l'ha più grosso (dal punto di vista tecnologico): aripalmari, blecberri, etc. etc. etc.
Ora, questi manager, hanno dei forti desideri competitivi: vogliono l'ultima novità, la cosa più figa !
Ma....
C'è un ma.
Ma non sanno usarla. Perché sono, quasi sempre, dei perfetti tecno-idioti (e tralascio volutamente la valutazione in altri campi).
E allora in ogni azienda c'è uno stuolo di schiavi al loro servizio: gente che h24 deve essere a disposizione per recuperare sul mercato l'ultimo capriccio del capo, configurarlo, copiarci la rubrica con i numeri delle escort agency dal "vecchio" dispositivo, e soprattutto capire in fretta come cacchio funziona il giocherello nuovo per tentare di trasmettere la conoscenza al top manager che dovrà farne sfoggio alla successiva riunione (pardon, intendevo meeting).
E così soldi aziendali vengono impiegati quotidianamente solo per scapricciare i manager-minchioni che devono avere il giochino ultimo tipo e modello a tutti i costi.
Per poi sottousarlo, rimanerne frustrati per incapacità a farci poco più che una semplice telefonata, e sentirsi, quando nessuno li vede, dei perfetti mentecatti.
Lo siete, miei cari, lo siete: l'incapacità nell'utilizzo del tecno-giocherello è solo la punta dell'iceberg.


 
Di Pietro (del 30/06/2009 @ 17:02:13, in Pensieri sciolti, linkato 858 volte)

Dal sito di Repubblica:

Niente YouTube

Anche la mia azienda impedisce ai dipendenti di accedere a Youtube e ai Social Network.
Pensavo di essere governato da illuminati manager e invece vuoi vedere che si tratta di integralisti religiosi e censorei ?

O forse si tratta di manager che continuano a intendere il lavoro come catena di montaggio fordiana: conta il fatto che stai seduto alla postazione di lavoro e basta.

Nessuno sa pesare l'attività che svolgi e valutare il tuo carico di lavoro.

Ancora una volta, ci si riempie la bocca di efficenza del settore privato e si mette a gestirlo l'equivalente di un idiota capoturno dell'800....

 

 
Di Pietro (del 30/06/2009 @ 16:55:39, in Pensieri sciolti, linkato 752 volte)

Più tempo passa più mi rendo conto dei luoghi comuni che la stampa ci propina.

In primis che il settore privato sia più efficente di quello pubblico perchè regolato dalla meritocrazia.

Diffidate da chi sostiene questo assunto: o è un imbecille o è in malafede.

 

 
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