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Partorirai con dolore

Dio
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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Pietro (del 09/12/2008 @ 11:34:28, in Comunicazione, linkato 976 volte)

Ricordate il tormentone criminalità che ha fatto da cavallo di battaglia nella campagna elettorale scorsa ?
La stampa ci ha raccontato l'emergenza criminalità incessantemente. Sembrava fossimo sull'orlo di una catastrofe sociale.

Bene, a inizio mese il Sole 24ore ha pubblicato i dati statistici sull'andamento dei crimini in Italia:

"[...]proseguendo la tendenza al calo iniziata peraltro già a metà 2007 (si veda «Il Sole 24 Ore» del 14 agosto scorso), le prime rilevazioni del ministero dell'Interno indicano una frenata del 10% nel primo semestre del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A fronte, infatti, del milione e mezzo di delitti denunciati alle Forze dell'ordine da gennaio a giugno 2007, quest'anno le denunce, nello stesso arco di tempo, si sono mantenute intorno a quota 1.348mila." (tutto l'articolo qui)

La realtà è inconoscibile. Ne abbiamo solo la versione che i media e i loro padroni decidono di darci.

 


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Di Pietro (del 03/12/2008 @ 10:13:33, in Soprannaturale, linkato 1147 volte)

Ritorna la tassa sul porno: i vizi si pagano (non a caso il tabacco è vessato da tasse) e bisogna approfittarne.

Analogamente a quanto avviene per il tabacco, però, su indicazione della Santa Sede, saranno adottate alcune misure di prevenzione:

 

 

Misure Anti Porno  Misure Anti Porno
Misure Anti Porno


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Di Pietro (del 01/12/2008 @ 23:05:08, in Soprannaturale, linkato 1010 volte)

VATICANO, GAY NON SIANO CATEGORIA PROTETTA

La Santa Sede critica il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare all'Assemblea dell'Onu, a nome dell'Unione Europea, per depenalizzare l'omosessualità' nel mondo. "Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone - spiega l'osservatore permanente al Palazzo di Vetro, mons. Celestino Migliore in un'intervista all'agenzia francofona di informazione religiosa I Media - fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale, ma qui, la questione e' un'altra: con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni". Il rischio, aggiunge Migliore, e' che "gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". (AGI) - CdV, 1 dic. -

Vorrei poter commentare questa notizia, ma non trovo le parole. Mi ritorna in mente solo una battuta di Corrado Guzzanti in Fascisti su Marte: “[...]omosessualità tollerata solo in seminario e in presenza di un adulto”.

 


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Di Pietro (del 01/12/2008 @ 18:55:58, in Pensieri sciolti, linkato 1183 volte)

Set strega, Mani gorilla(ovvero sul potere e la sua insipiente arroganza)

  Anni fa ho lavorato per una catena di ipermercati. E’ stato il mio primo lavoro “vero”. Rispetto a quello che faccio adesso avevi un contatto reale col mondo, con la gente.

Ci fu un episodio che mi pare emblematico.
Durante un inventario, si bloccarono di un paio d’ore tutte le operazioni (circa 40 persone ferme a far nulla) perché erano stati ritrovati in magazzino due articoli che non si riusciva a catalogare. Due articoli di carnevale: il “Set strega” e le “Mani gorilla”.
Valore commerciale zero spaccato (era roba che giaceva in magazzino da anni, ormai con le confezioni distrutte, impolverate e assolutamente invendibili).

Ma il direttore dell’ipermercato (pecoraro ripulito che si atteggiava a grande manager – non me ne vogliano i pecorari, che sono persone sicuramente migliori) si era impuntato e per quelle due confezioni andava trovato il codice articolo per inventariarle. E poco importava se il buonsenso (e la normativa fiscale) avrebbero suggerito/prescritto di svalorizzarle a zero e distruggerle.

L’Uomo doveva imporre la sua idiota volontà a 40 persone.

Dopo anni mi si è ripresentata una situazione analoga dove un babbeo, forte del mandato immeritatamente avuto, si è messo a questionare su due inezie.

E il Set strega, Mani gorilla sono diventati un simbolo: di ottusità e imbecillità.

 


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Di Pietro (del 01/12/2008 @ 10:45:43, in Comunicazione, linkato 914 volte)

Carriere facili

Sul bagno di un negozio di abbigliamento di Pomezia.
Regola che, se seguita, metterebbe fine a molte carriere facili....

(grazie ad Emilio, sempre attento fornitore di perle...)

 


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Di Pietro (del 27/11/2008 @ 16:03:26, in Comunicazione, linkato 1059 volte)

Un pieno di benzina ? 80 Euro
Un asilo privato pechè i pubblici sono pieni ? 500 Euro
Il mutuo di casa ? 1200 Euro

Per tutto il resto c'è Social Card

Social Card


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Di Pietro (del 25/11/2008 @ 16:55:04, in Software, linkato 2672 volte)

Avete un collega fanfarone che le spara grosse ?

Un amico che quando racconta le sue avventure trascende nel surreale ?

Bene, ecco finalmente il software che fa per voi !

Lo Sparacazzate !

Lo Sparacazzate, una volta installato e configurato, vi permetterà di tenere memoria delle cazzate dette dalla persona scelta e quando vorrete, aprendo il programmino, vi verranno riproposte una per una donandovi ilarità, buonumore e simpatia.

Il tutto accompagnato da una musichina strepitosa, che se vorrete potrete cambiare a vostro piacimento.

Potete leggere le facili istruzioni e fare il download del programma (assolutamente gratuito !!!) cliccando qui.


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Di DIY (del 21/11/2008 @ 12:14:19, in Le segnalazioni del Dott. DIY, linkato 850 volte)


Laudato si', mi' Signore, per frate raccordo anulare
da lo quale nullu homo vivente pò skappare:
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati
lo tempo di pensare et reflectere su la humanae vitae
di infermitate et tribulatione

 


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Di Pietro (del 20/11/2008 @ 10:19:07, in Pensieri sciolti, linkato 1031 volte)

Sono confuso, molto confuso.
Da anni i guru del capitalismo italiano ci spiegano che la crisi delle nostre aziende è dovuta alle turpi regole del mercato del lavoro, in cui uno stato oppressivo costringe gli illuminati imprenditori italiani a sottostare a regole capestro sulla flessibilità del lavoro.
L’articolo 18, che impedisce di cacciare via i fannulloni, lega le mani ai brillanti manager che non possono ottenere risultati di competitività e arrancano sacrificandosi per il bene delle aziende.
Più flessibilità ci vuole, ecco la panacea !
Ma poi, recentemente, sento notizie inquietanti venire dagli States.
Tutte le industrie automobilistiche americane sono sull’orlo del fallimento.
E in U.S.A. la flessibilità del lavoro è totale.
Ma vuoi vedere che allora il problema della scarsa competitività delle aziende potrebbe (e ripeto “potrebbe”…) dipendere dall’inettitudine e dalla miopia del management e che la storia della flessibilità non c’entra nulla ?
Chissà….


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Di Pietro (del 18/11/2008 @ 10:18:52, in Racconti, linkato 1374 volte)
Ancora non posso crederci, ma proprio oggi è accaduto.
E ora la mia esistenza non è più la stessa.
Ma andiamo per ordine, non devo farmi prendere dall’emozione. Devo cercare, pur nella straordinarietà attuale, di essere razionale, per raccontare cosa è accaduto.
Una vita banale la mia, poche emozioni (ma forse per questo vissute ancor più con forza). Una persona comune, normali relazioni interpersonali, poche ma buone.
Ormai, alla soglia dei quarant’anni, avevo cominciato a pensare che non dovesse accadere più.
Da oltre otto anni sono seduto alla mia scrivania in attesa.
Le giornate passano a fatica, lentamente. Non è più come i primi tempi, appena assunto. Allora ogni mattina arrivavo in ufficio pieno di trepidazione convinto che ogni giorno fosse Il Giorno In Cui Sarebbe Accaduto. Avevo una meta, una speranza.
Mille e mille volte mi ero raffigurato nel pensiero cosa avrei fatto quando fosse accaduto: sarei stato in grado di agire in quel momento ? Avrei trovato le parole giuste ? Avrei fatto le poche indispensabili azioni necessarie ? E nella giusta sequenza ?
Non potevo fallire e quindi pensavo e ripensavo senza sosta.
E guardavo gli altri intorno a me: anch’essi in attesa che accadesse, ma i più anziani con un velo di disillusione sul viso. Quante volte avrei voluto chieder loro se sapevano qualcosa di più ! Ma non ne ho mai avuto il coraggio.
Poi, col passare delle stagioni, sempre uguali a se stesse, l’ansia e la trepidazione si sono stemperate come i colori d’autunno. Ormai era solo un esercizio di logica senza senso. Sempre di più sapevo che non sarebbe accaduto. E i pixel dell’inutile schermo di fronte a me non erano più muti messaggeri di una missione assoluta ancora non rivelata, ma inutili punti luminosi, variopinti e senza senso, privati della progettualità meravigliosa che la rivelazione avrebbe dato loro.
Piano piano si affievolivano in me talenti e capacità, ma non me ne preoccupavo, ormai insensibile e certo che non sarebbe accaduto.
E invece….
Oggi è accaduto.
Ancora non posso crederci, ma proprio oggi è accaduto.
Il telefono (mero ornamento della mia scrivania, muto per otto anni; chissà quale sarebbe stato il suo suono, mi chiedevo talvolta) ha squillato.
Il mondo è esploso con quel trillo sintetico di suoneria.
Il cuore in gola ho alzato la cornetta e l’ho appoggiata all’orecchio, in attesa della Voce che mi avrebbe rivelato lo scopo di tutto.
La voce apparve, ma non soave e profonda come avevo fantasticato in anni e anni.
Una voce banale (dio mi perdoni), quasi fastidiosa.
E appresi lo scopo di tutto.
La Consulente Della Società Esterna Di Consulenza mi chiese, con voce efficiente e operosa, di aggiungere Due O Tre Colonne al Programma. Due o tre piccole colonne che l’umanità distratta avrebbe riempito di numeri senza senso.
Quella era la missione della mia vita, lo scopo della mia esistenza in azienda.
Ora, finalmente, sapevo.
Con la voce rotta dal pianto le dissi che aspettavo quella notizia da sempre. Tutta la mia esistenza era stata consumata nell’attesa di quella Richiesta.
E ora avrei fatto tutto in fretta, al meglio, perché La Consulente Della Società Esterna Di Consulenza mi disse che era una cosa urgente. Importanti eventi dipendevano dalle Due O Tre Colonne. E non si doveva perdere tempo.
Ma diavolo, sì che lo sapevo !
Davvero credeva che io fossi stato seduto a quella scrivania tutti quegli anni senza far nulla , in attesa della missione che ora mi stava affidando e che non avessi intuito l’importanza assoluta del mio compito ?
Due O Tre Colonne, era tutto lì.
Ora sapevo qual’era lo scopo di tutto.
Poco importa che non capisca il significato delle Due O Tre Colonne, poco importa che possa reputarle inutili, ridondanti e pleonastiche.
La Consulente Della Società Esterna Di Consulenza conosce le cose infinitamente meglio di me; non ha il velo della mediocrità che le appanna la vista come accade a me.
Lei vede. Pensa. Decide.
E io creerò queste due o tre nuove colonne nel programma perché so che il disegno superiore è inconoscibile e la mia povera mente non ne vede che un frammento nella vasta immensità dell’armonia perfetta cui appartiene.
Ho farfugliato qualche parola di commiato e rassicurazione sul fatto che tutto sarebbe stato fatto al meglio, e ho riattaccato.
Da oggi la mia vita non sarà più quella di prima.
E dopo aver fatto le Due O Tre Colonne, potrò spegnere la mia esistenza terrena, sapendo che la mia parte del disegno immenso, la mia piccolissima infinitesimale parte, è stata fatta.

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